Zen 3 è finalmente arrivato. AMD, qualche giorno fa, ha finalmente presentato la nuova generazione di Ryzen, che prendono la numerazione di Ryzen 5xxx.
La storica concorrente di Intel, ha saltato la numerazione 4xxx in quanto conta di unificare questa gamma di processori alla futura gamma di processori mobile. Questi processori arriveranno circa a metà dell’anno prossimo, e saranno le CPU mobile ARM serie 5xxx “Cezanne”.

Quali processori ha annunciato AMD?
Durante la presentazione, AMD ha annunciato quattro nuovi modelli di Ryzen, i quali saranno prodotti usando la stessa architettura dei modelli precedenti, ma che presentano upgrade e modifiche.
I processori presentati sono:
Core/Threads | Boost | Base | Cache | TDP | Costo | |
---|---|---|---|---|---|---|
Ryzen 5950X | 16 Cores/32 Threads | 4.9GHz | 3.4GHz | 72MB | 105W | $799 |
Ryzen 5900X | 12 Cores/24 Threads | 4.8GHz | 3.7GHz | 70MB | 105W | $549 |
Ryzen 5800X | 8 Cores/16 Threads | 4.7GHz | 3.8GHz | 36MB | 105W | $449 |
Ryzen 5600X | 6 Cores/12 Threads | 4.6GHz | 3.7GHz | 35MB | 65W | $299 |
Quali schede madri supporteranno questi chip?
Ogni scheda madre con socket AM4 di serie 500 supporterà questi nuovi processori e in seguito ad un aggiornamento che arriverà presto, anche le schede di serie 400 li supporteranno.
A differenza quindi di Intel, coloro che vorranno eseguire un upgrade dalla precedente generazione di microprocessori non dovranno ricomprare la scheda madre, cosa che invece Intel ha “costretto” a fare con la sua ultima gen.
Cosa cambia a livello delle prestazioni?

Sebbene l’architettura sia rimasta la stessa, sotto il punto delle prestazioni AMD ha fatto un vero e proprio salto generazionale:
Riconosciamo che la casa produttrice è col tempo riuscita a conquistare quote di mercato sempre più grandi. Moltissimi utenti però, tra cui la maggior parte gamer, hanno preferito rimanere su piattaforme Intel in quanto queste erano superiori in ambito gaming.

La superiorità di Intel nel gaming è data dall’elevato numero di IPC (Istruzioni per ciclo di clock) che i loro processori sono in grado di raggiungere.
AMD si è concentrata su questo e, cambiando la struttura interna del chiplet, ha raddoppiato la quantità di cache L3 a disposizione di ogni singolo core, utilizzando un unico modulo da 32 MB condiviso.
Questa modifica garantisce che i core abbiano il doppio di cache disponibile e, di conseguenza, consente di (quasi) dimezzare i tempi di latenza.

Le modifiche che AMD ha quindi fatto, si traducono in maggiori performance (+15% di IPC, Istruzioni per ciclo di clock) che, come visibile dal grafico sopra, le consentono di vincere sotto ogni ambito, dal gaming al content creation.
Comparando la nuova generazione a quella precedente, i risultati sono molto evidenti:

Per la prima volta dopo anni, AMD è superiore in tutto rispetto a Intel. La domanda ora sorge spontanea: Come reagirà Intel a questa generazione di Ryzen?
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