È ufficiale: Apple terrà una nuova conferenza il 10 novembre, quali novità conviene aspettarsi?
In passato, Jobs usò il termine “One More Thing” per riferirsi ad eventi in cui sarebbero state presentate innovazioni significative. Eccovi illustrate le principali novità che potrebbero venire introdotte dalla celebre azienda di Cupertino quest’anno.

Cos'è la conferenza 'One More Thing'?
Dopo i due recenti eventi autunnali in cui sono stati presentati i nuovi Apple Watch, i nuovi iPad Air (15 settembre) e iPhone 12 (13 ottobre), l’azienda ha deciso di completare l’opera con una terza conferenza che si preannuncia decisamente interessante.
One More Thing si svolgerà il 10 novembre alle ore 19:00. Data l’attuale situazione di emergenza sanitaria, la presentazione avverrà esclusivamente in streaming da Apple Park e sarà visibile sul sito ufficiale di Apple, su Youtube e su Apple TV. Il suo scopo è di presentare al pubblico le ultime novità della Mela di cui si è tanto discusso nel corso del 2020.
Queste comprendono: i primi dispositivi basati su Apple Silicon, le nuove cuffie “Over-Ear” AirPods Studio ed infine AirTag. Andiamo a vederle una per una.
Apple Silicon: quale dispositivo esordirà per primo?

Apple ha annunciato la transizione da Intel a processori proprietari durante la WWDC (Worldwide Developers Conference) di quest’anno, svoltasi dal 22 giugno al 26 dello stesso mese. L’opzione più plausibile è dunque una possibile presentazione del primo o, nel caso fossero più di uno, dei primi dispositivi dotati di CPU proprietarie basate su architettura ARM.
Questa tesi è rafforzata proprio dal fatto che, a giugno, l’azienda ha dichiarato che avrebbe “sfornato” il primo dispositivo con Apple Silicon entro la fine dell’anno.
Le voci più accreditate parlano di un rinnovamento del MacBook da 12”, di un possibile nuovo modello da 13” o, addirittura, di un nuovo iMac da 24”. In realtà, l’ipotesi più verosimile rimane quella dei portatili, secondo Bloomberg ne dovrebbero arrivare 3:
- MacBook Air 13”
- MacBook Pro 13”
- MacBook Pro 16”
TestFlight: Arriverà su macOS insieme ad Apple Silicon?
Insieme a questi nuovi prodotti, Apple potrebbe anche presentare TestFlight: una piattaforma software di beta testing. Grazie a questa, gli sviluppatori avrebbero modo di far provare le proprie applicazioni in anteprima agli utenti interessati, quindi prima della loro pubblicazione ufficiale sull’App Store. Questo programma è già disponibile da tempo per WatchOS, tvOS ed iOS, ma manca per macOS.
Inizialmente si pensava che sarebbe stato presentato alla WWDC, ma ciò non è avvenuto. Ha indubbiamente più senso, invece, che verrà introdotto in One More Thing insieme ai nuovi dispositivi. In tal caso, si avrebbe un’innovazione completa, sia sul piano hardware che software. Per completare la transizione da un’architettura all’altra occorre un’ottimizzazione delle applicazioni, che sarebbe molto più comodo svolgere con TestFlight.

L’obiettivo finale di questo progetto, decisamente costoso e dispendioso, è quello di portare questi processori su tutta la gamma di dispositivi. È stato recentemente leakkato da Nikkei che Apple potrebbe puntare a produrre 2.5 milioni di Macbook ARM entro il 2021. Perché, però, tutto questo interesse?
Perché questa transizione permetterà di rafforzare ulteriormente un ecosistema già forte di suo. Tutti i dispositivi Apple, infatti, saranno basati sulla stessa architettura. Questo permetterà agli sviluppatori di ottimizzare le proprie app più agevolmente, senza necessità di ricompilarle su ogni dispositivo.
L’azienda ha affermato di essere in grado di completare la transizione nel giro di due anni.
AirPods Studio: In arrivo a novembre?

Il secondo prodotto, per probabilità, che potrebbe venire presentato durante la conferenza, sono le nuove cuffie AirPods Studio. Ciò che ci suggerisce questo scenario è lo stop delle vendite, da tutti gli Apple Store, delle cuffie e anche degli altoparlanti di marchi concorrenti quali Sonos, Bose e Logitech. Questo fenomeno si verificò anche qualche anno fa, quando al lancio del nuovo Apple Watch scomparvero i prodotti Fitbit dagli store.
Secondo questa ipotesi, l’evento preannuncerebbe l’uscita di un prodotto mirato ad una specifica nicchia, che potrebbe essere quella dei producer.
Apple, del resto, sa bene quanto il brand AirPods abbia venduto bene negli ultimi anni, e questo nuovo prodotto ne chiuderebbe la serie in bellezza. Siamo sicuri che si tratterà di un modello Over Ear (cioè che ricopre interamente l’orecchio) e il cui design si ispirerà alle tanto amate Beats Studio By Dr. Dre.

Fra le caratteristiche più interessanti, sappiamo per certo che ci sarà un sensore di movimento speciale. Questo permetterà di rilevare l’orientamento delle cuffie e adattare la riproduzione del suono di conseguenza. Non importerà dunque il verso da cui le indosserete.
Inoltre, saranno dotate del classico sensore di movimento già presente sugli auricolari AirPods: l’audio si interromperà quando verranno appoggiate sul collo e riprenderà quando indossate. Nel caso in cui Cook le presentasse, è probabile che arrivino in coppia: un modello in pelle più elegante, ed uno in plastica più sportivo.
Per quanto riguarda il prezzo non ci sono dati certi. I rumor più popolari parlano di 349 dollari, che in Italia (data la tassazione e le imposte) diventerebbero 399 euro.
Apple AirTags: Verranno finalmente presentati?
Andiamo dritti al punto: gli Apple AirTags sono dei piccoli dispositivi Bluetooth che possono venire utilizzati come localizzatori. Il funzionamento è semplice: si affianca un oggetto al Tag, dopo di che lo si rintraccia utilizzando l’iPhone.
Naturalmente questo prodotto è più importante di quel che sembra per il marketing della mela: la parola chiave è ecosistema. L’AirTag dovrebbe fornire l’ennesimo rinforzo all’ecosistema Apple, aumentando anche la fiducia delle persone (già molto alta) verso il marchio.
Sono usciti alcuni leak relativi al design secondo cui dovrebbero essere dei piccoli dischetti come mostrato qua sotto:

Si tratta di gettoni da attaccare fisicamente agli oggetti che non dobbiamo perdere (ad esempio, un mazzo di chiavi).
L’hardware sarà dotato di un chip, chiamato U1, che offre localizzazioni molto più avanzate e precise, forse basate su realtà aumentata.
Il software per il tracciamento rimarrà “Dov’è“, attraverso cui sarà possibile visualizzare l’oggetto su una mappa e farlo suonare in caso di necessità. In base a dove ci si trova il volume del suono dovrebbe cambiare, diminuendo di intensità nel caso in cui fossimo lontani o nella direzione sbagliata ed aumentando nel caso in cui ci stessimo avvicinando. Avranno una portata estesa fino a 46 metri.
Esistono già alcuni localizzatori in commercio, come quelli di Tile e di Filo, e si pensa che il prezzo rimarrà in linea con i prodotti di queste due marche. Dopo tutto però, sappiamo bene che Apple troverà la scusa per farci sborsare di più.
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