Documenti Halloween: Il grande segreto di Microsoft

Documenti Halloween, un nome bizzarro che non passa di certo inosservato, sebbene se ne sia parlato poco negli ultimi anni. 

Cosa sono? Che problemi causarono? 

Halloween-Documents-Zucche

La storia di uno dei segreti più imbarazzanti di Microsoft

Gli Halloween Documents furono dei documenti confidenziali (memorandum), scritti da Microsoft, all’interno dei quali veniva delineata una strategia economica per tentare di ostacolare, in modo subdolo ed illegale, il mercato del software Open Source

Perché furono creati? Beh, perché fu la più grande minaccia per il dominio di Microsoft nel mercato del software e, in particolare, dei sistemi operativi. Non a caso il nemico numero 1, citando i documenti stessi, sarebbe stato Linux. Questi Confidentials furono a lungo tenuti nascosti, nel tentativo di bloccare in modo subdolo il progresso dell’Open Source. 

 

Il primo documento fu probabilmente scritto da un ingegnere, Vinod Vallopillil, che a sua volta lo passò in mano al noto programmatore Eric Steven Raymond. Raymond è un pezzo grosso: attualmente manutentore del Jargon File, il dizionario del gergo tecnico utilizzato dagli informatici, nonchè ideatore del Glider come simbolo della comunità hacker, di cui è un importante esponente.

Raymond si rivelò uno dei principali sostenitori del movimento open source a partire dal 1997. Non a caso, dopo aver ricevuto i suddetti documenti da Vallopillil nel 1998, non ci pensò due volte a renderli pubblici sul suo blog personale, con tanto di commenti a riguardo. 

La diffusione di questi documenti suscitò molto disagio in Microsoft che non poté fare altro che confermarne la veridicità. L’imbarazzo fu anche generato dal fatto che il loro contenuto contraddiceva le affermazioni pubbliche di Microsoft in merito all’argomento. 

Il nome halloween deriva dal giorno in cui furono resi pubblici, cioè il 31 ottobre del 1998.

Halloween-Documents
CC: Andrea Tino- Mariacarmela Spada- Vincenzo Sofia- Cristian Santoro

Contenuto

Negli halloween documents veniva ammessa la superiorità di alcuni software open source rispetto ad alcuni prodotti di casa Microsoft e veniva descritta una strategia per combatterli e distruggerne il mercato. Tutto ciò, naturalmente, per riprendersi quello che al tempo era un quasi un monopolio

Appena furono scoperti e resi pubblici suscitarono un forte imbarazzo, proprio perchè, come ribadito prima, contraddicevano quanto affermato pubblicamente da Microsoft in merito all’argomento open source. Inoltre, le strategie promosse al loro interno erano fortemente aggressive e mirate ad impedire ai prodotti concorrenti di funzionare su quelli di Microsoft: una politica “un po’ più cattiva” del puntare semplicemente al miglioramento del proprio prodotto per superare la concorrenza. 

L’obiettivo era chiaro: proporre una soluzione che spingesse le persone a dotarsi dei prodotti Microsoft spacciati per “non compatibili” con altri prodotti open source. Così facendo, i clienti si sarebbero trovati nell’impossibilità di sostituire i dispositivi di marca e a pagamento con equivalenti open source gratuiti senza inibire il funzionamento del restante sistema informatico. La strategia appena descritta fu dichiarata dagli USA come illegale e prende il nome di Embrace, Extend, Extinguish (EEE).

Microsoft-ama-Linux
CC: miaMammaUsaLinux

Abbraccia, estendi, estingui

Accogli ed aderisci a delle regole; aggiungi a queste regole qualcosa di tuo che non ha nessuno; taglia fuori tutti gli altri che non offrono le tue estensioni. Semplice, ma molto efficacie. A giudicare dal nome sembrerebbe quasi un tradimento, una pugnalata alle spalle. Infatti è proprio così

La strategia fu dichiarata sleale e lesiva nei confronti della concorrenza dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.  Consiste nel rispettare inizialmente un determinato standard diffuso a livello internazionale, ad esempio Internet, per poi, a lungo andare, introdurre delle caratteristiche aggiuntive non conformi ad esso, con l’obiettivo finale di usare queste difformità come un’arma contro la concorrenza che rispetta lo standard a pieno. Le persone, quindi, sarebbero più motivate ad acquistare i prodotti aventi queste estensioni (poiché sono gli unici a possederle) e più scoraggiate ad acquistare la concorrenza che non offre tali caratteristiche

Spiegato così potrebbe quasi sembrare lecito, ma vediamolo nel dettaglio:

  • Fase 1 – Abbraccia: l’azienda annuncia l’adesione ad uno standard riconosciuto a livello internazionale ed incomincia a lavorarci insieme ad organizzazioni di standardizzazione, alcuni esempi sono l’Internet Engineering Task Force (IETF) o il World Wide Web Consortium (W3C);
  • Fase 2 – Estendi: ci si inizia a muovere in conformità dello standard per un certo periodo, giusto il tempo di illudere la clientela e la concorrenza che verrà effettivamente rispettato. Lentamente e cautamente si aggiungono delle estensioni proprietarie allo standard, affermando che viene fatto solo per valorizzare i propri clienti e che essi stessi le desiderano;
  • Fase 3 – Estingui: si punta, con ogni mezzo (compresi strumenti di sviluppo e prodotti server), a spingere i clienti ad utilizzare questi standard proprietari. L’utilizzo delle estensioni proprietarie deve arrivare ad impedire la competizione con chiunque non segua quella versione dello standard. In questo modo, è la versione estesa proprietaria dell’azienda che di fatto prevale, sebbene ufficialmente non sia così. Lo standard esteso diventa quindi lo Standard De Facto tramite cui l’azienda domina, subdolamente, la concorrenza;

Alcune fra le più note citazioni tratte direttamente da i documenti comprendono:

  • “Linux può vincere finché i servizi e i protocolli di comunicazione sono pubblici”
  • “Microsoft dovrebbe rendere proprietari e non documentati i protocolli di comunicazione e le applicazioni”
  • “Studi sugli esempi recenti (come Internet) danno prove molto forti che la qualità di un prodotto commerciale può essere raggiunta o superata da prodotti Open Source”
Lasciamo dunque il relativo link ai documenti.

Conclusioni

Perché quest’articolo? Perché noi siamo vivi sostenitori del software libero, gratuito, accessibile e modificabile da tutti. L’informatica non deve appartenere ad una sola impresa, l’informatica è di tutti, è libera e non ha confini. Sebbene siano passati oltre 20 anni dalla pubblicazione di tali documenti, ci tenevamo a mostrarveli nel 2020, anche per sottolineare i traguardi che l’open source ha raggiunto nell’ultimo decennio

Microsoft è ora aperta sostenitrice del software libero e nonostante nel 2001 definisse Linux come un cancro, ad oggi è entrata nella Linux Foundation. Siamo soddisfatti di questo traguardo e speriamo in un futuro informatico sempre più aperto ed accessibile a tutti. Se anche tu sei d’accordo con noi, divulga l’articolo per ricordare a tutti che la libertà va protetta.

Interessato a sconti? Abbiamo un canale Telegram dove potrai trovare i migliori sconti disponibili! Se hai dei dubbi o vuoi aprire una discussione, sentiti libero di commentare sulla nostra pagina Instagram!

Potrebbe interessarti:
← Risparmiare online è possibile: Ecco alcuni consigli pratici