Nvidia RTX 3000: in arrivo a settembre? Ecco quello che sappiamo.

Uno tra i prodotti più attesi nell’industria tech di questo 2020 sono sicuramente le schede grafiche che costituiranno la nuova generazione RTX 3000 di Nvidia, le quali saranno le prime schede consumer ad integrare il Ray Tracing come feature must e non più premium.

Negli ultimi due mesi e, in particolare nelle ultime due settimane, sono state portate alla luce numerose informazioni riguardo l’architettura e i modelli della prossima serie di schede dedicate ai gamer ed ai content creator. Alcuni di questi leak, quelli relativi ai 3 ipotetici modelli top di gamma, risultano sembrare nettamente verosimili.

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Architettura e acceleratore grafico

Già da diversi mesi si è parlato di architettura Ampére, ma cosa sappiamo effettivamente?
Ebbene il 15 maggio è stata presentata la nuova configurazione hardware delle GPU Ampére e con essa è stato introdotto un nuovo acceleratore: A100.

Esso è il successore del vecchio Tesla V100.
Il nuovo chip A100, una vera eccellenza prestazionale, conta 54 miliardi di transistor e punta a scuotere il mercato HPC (High Performance Computing) e dell’intelligenza artificiale  con prestazioni fino a 20 volte maggiori rispetto al predecessore.

Per raggiungere questo risultato sbalorditivo, Nvidia avrebbe messo a punto questa nuova architettura, Ampére, e una GPU identificata dal nome GA100.

GA100 è stata impiegata come prototipo per testing, è stata realizzata con processo produttivo a 7 nanometri, occupa un’area di 826 mm2, conta 54,2 miliardi di transistor e incorpora il chip A100, offrendo 6912 CUDA core FP32 all’interno di 108 SM, affiancati da 432 Tensor core e altrettante unità texture.

Probabilmente non ci troviamo davanti al GA100 nella sua forma definitiva, in quanto la GPU alla sua massima  espressione potrebbe contare ben 128 SM per un totale di 8192 CUDA core, 512 Tensor core e altrettante texture unit. Per confronto, il predecessore GV100, realizzato a 12 nanometri e dotato di 21.1 miliardi di transistor, offre 5376 CUDA core FP32, 672 Tensor core e 336 unità texture in un’area di 815mm2.
Tuttavia in tale forma non lo abbiamo mai visto, infatti il Tesla V100 offre al massimo 5120 CUDA core e 640
Tensor core per effetto di quattro SM disabilitati (80 attivi su 84).

Il nuovo acceleratore Nvidia A100 sarà inoltre dotato di connettività PCI Express 4.0;  vede anche la presenza sullo stesso package della GPU di 40 GB di memoria HBM2 (5 stack), in grado di offrire una larghezza di banda di 1,6 TB/s su bus a 5120 bit (10 controller a 512 bit).
Anche in questo caso però un GA100 al massimo livello offre qualcosina in più, ossia 6 stack HBM2 con 12 controller a 512 bit per un totale di 48 GB di memoria e un bus a 6144 bit.

Un’altra novità molto importante della nuova architettura è la possibilità di partizionare la GPU per permetterle di eseguire in parallelo sette istanze diverse, ognuna con le proprie risore.

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Il nuovo acceleratore è già in produzione e ne verrà forse montata una versione preposta al gaming sulla prossima serie RTX 3000.

Quali schede arriveranno per prime?

Sono stati recentemente pubblicati dei benchmark di un’ipotetica RTX 3000 (si presume sia la 3080).
Una GPU Ampére avrebbe ottenuto un punteggio nel benchmark 3D Mark di 18.257, prestazioni circa il 30.98% superiori a quella di una 2080 Ti, che è al momento la scheda video più potente di Nvidia per il mercato gaming.

I risultati sono inoltre migliori del 22.14% rispetto a Nvidia RTX Titan, che è attualmente la GPU consumer più potente dell’azienda (dedicata ai content creator, a simulazioni scientifiche, test per giochi in 8K).
L’unica scheda che non riesce a battere e la EVGA RTX 2080 Ti XC, che è una versione overcloccata in modo pesante.

Riassumendo, dal grafico si evince che si ha un:

  •  30.98% in più rispetto ad una RTX 2080 Ti stock Founders Edition
  • 21.07% in più rispetto ad una MSI RTX 2080 Ti Lightning Z
  • 22.14% in più rispetto ad una Nvidia Titan RTX
  • 8.30% in più rispetto ad una Nvidia Titan V
  • 2.18% in meno rispetto ad una EVGA RTX 2080 Ti XC

La cosa che fa impressione è la frequenza di clock veramente bassa di quest’ipotetica scheda: solo 1935 MHz.
Tali informazioni derivano da una fonte molto affidabile (Hardwareleaks.com) che parla di RTX 3080, 3090, e TITAN come i modelli di punta, nonchè i primi che debutteranno sul mercato.

Hardwareleaks a sua volta ha preso le informazioni dal seguente tweet:

  • RTX Titan:  la nuova Titan di seconda generazione dovrebbe fregiarsi di 5376 Cuda cores accompagnati da ben 24Gb di memoria GDDR6X per un totale di banda passante di 816GB/s con bus a 384bit;
  • RTX 3090: rappresenta un nuovo modello che sostituirà la versione Ti della 3080, monterà 5248 CUDA core
    e 12GB di memoria GDDR6X da 21GHz, un bus a 384 bit, per un bandwidth di 1008 GB/s, un valore addirittura superiore del 39% rispetto alla versione precedente;
  • RTX 3080: la versione 3000 della attuale 2080 integrerà al suo interno invece 4352 CUDA cores abbinati a 10GB di memoria GDDR6X a 19GHz di clock con bus a 320 bit, per un bandwidth totale di 760GB/s;

Design e dissipatore

Sono usciti anche leak relativi al design, il quale comprenderebbe un dissipatore molto grande e potenzialmente pesante, dotato di due ventole, una posta anteriormente e una posteriormente.

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Questo design ha aperto molti interrogativi: e se le nuove cpu nascondessero un processore che si trova sul retro del PCB?
Tale ipotesi giustificherebbe la posizione delle due ventole. Questo ipotetico secondo processore potrebbe essere il “trasversal coprocessor”, apparso in un brevetto Nvidia del 2018. Esso avrebbe il compito di gestire tutto ciò che compete al rendering del Ray Tracing.

Il brevetto, insieme alla possibilità di rendere la realizzazione del core grafico più economica e aumentare la resa produttiva, depone a favore di una soluzione simile, il che non vuol dire che sarà applicata necessariamente con le nuove proposte, ma è quantomeno allo studio.

coprocessore

Prezzo

Riguardo il prezzo non ci sono ancora informazioni certe, tuttavia alcuni leaker hanno ipotizzato che soltanto il dissipatore potrebbe costare sui 150 euro.

Un prezzo decisamente alto, che denota che il grande progresso  tecnologico fatto da Nvidia sarà accompagnato da un aumento non indifferente dei prezzi. Si è ipotizzato che il prezzo di lancio della RTX 3080 potrebbe superare quello dell’attuale 2080 Ti, si tratta comunque di supposizioni, non fatti.

È invece effettivamente probabile che l’uscita della nuova generazione determini un abbassamento dei  prezzi delle Turing, in particolare di quelle di fascia medio-bassa.

Arrivo a settembre?

La storia della data di arrivo delle RTX 3000 è stata parecchio turbata dall’emergenza Covid-19.
Inizialmente si era parlato di un possibile arrivo a fine marzo che, per via della pandemia, si è spostato prima a fine giugno e, in seguito, a data da destinarsi, molto probabilmente arriverà nel terzo trimestre di quest’anno. Si pensa che l’opzione più plausibile sia settembre, sebbene ancora non ci sia stata nessuna conferma diretta da parte di Nvidia. Questa informazione deriva da una fonte tedesca, Igor’sLAB, che avrebbe rivelato queste informazioni attraverso un post pubblicato una decina di giorni fa.