Oculus quest 2 E’ arrivato sul mercato il 13 ottobre 2020, registrando ottimi risultati di vendita, raggiungendo numeri abbondantemente oltre il doppio di quelli registrati con il modello precendente.
La chiave di questi numeri? Il miglioramento su diversi fronti: una migliore qualità dello schermo, una potenza maggiore, ma anche molto altro, il tutto accompagnato da un prezzo di listino inferiore di ben 100€ rispetto ad Oculus Quest e Rift S.
L’offerta è quindi più appetibile anche per chi sta iniziando ad orientarsi al mondo VR, rendendo l’azienda più felice che mai grazie a questi risultati che hanno abbondantemente superato le aspettative.
Versioni
Passando subito al sodo, la casa Oculus ha rilasciato 2 versioni del suo nuovo visore:
- Una versione piu’ economica: al prezzo di 349€, presenta uno spazio di archiviazione di 64 GB.
- Una versione piu’ capiente: al prezzo di 449€, aumenta lo spazio a ben 256 GB.
Contenuto
Ma cosa troveremo dentro la confezione di Oculus Quest 2? Oltre, chiaramente, il visore, avremo tra le mani:
- 2 controller touch
- 1 cavo di ricarica
- 2 batterie AA
- 1 alimentatore
- 1 distanziatore per occhiali

Specifiche (non troppo specifiche)
Diamo un’occhiata più nello specifico, vedendo quali caratteristiche presenta il visore, i vari gadget e quali migliorie sono state apportate:
Schermo
Partiamo da ciò che ci interessa di piu’ , cioè lo schermo:
Il display ha subito un notevole miglioramento rispetto al modello precedente, garantendo una maggiore quantità di pixel, arrivando ad una risoluzione di 1832×1920 per occhio (circa 8 Megapixel), accompagnati da una frequenza di aggiornamento settabile da 60 fino a 72 Hz per giochi più fluidi.
In futuro, tramite aggiornamento software, Oculus promette che darà la possibilità di impostare una frequenza fino a 90 Hz.
E’ stata abbandonata l’idea dello schermo Amoled, che garantiva maggiori contrasti. Attualmente questa versione monta invece uno schermo LCD (a cristalli liquidi) che garantisce l’ottima risoluzione.
L’unica pecca è il campo visivo, non troppo ampio, con un angolo di visione inferiore a quello che offrono Rift S e GO.
Processore e RAM
A guidare questo gioiellino è la piattaforma Snapdragon XR2, la cui potenza deriva dal chip Snapdragon 865, che abbiamo già visto a bordo di diversi smartphone di fascia alta.
E’ grazie a quest’ultimo se riusciamo a fruire di maggiore potenza di calcolo nei videogiochi e a gestire la risoluzione dello schermo, superiore del 50% circa rispetto ad Oculus Quest.
Ad accompagnare il processore sono presenti 6 GB di RAM, un quantitativo maggiore rispetto al passato.
Batteria
Cosa alimenta il tutto? La risposta la troviamo nella batteria integrata nel visore che è ricaricabile tramite un cavo USB-C e alimentatore in dotazione, che ricaricheranno il visore in circa 2 ore e mezza.
La batteria consente un’autonomia che si aggira sulle 2/3 ore (maggiore rispetto ad Oculus), variabile a seconda dell’utilizzo del visore (giochi o video), mentre i controller utilizzano una batteria AA ciascuno.
Connettività
Oculus Quest 2 è facilmente trasformabile in un simil-Rift S grazie a link, cavo realizzato dalla casa stessa per effettuare un collegamento via cavo al pc.
E’ però possibile farlo anche con un qualsiasi cavo USB-C facilmente reperibile ad un prezzo sicuramente inferiore a link, che si presenta alla cifra di 99€.
Accanto alla porta USB-C, è presente un jack audio (3.5 mm) con cui è possibile conettere un paio di cuffie per un immersione maggiore nel mondo di gioco.
E’ presente anche una connettività WI-FI 6, la nuova versione del WI-FI.


Feeling con visore e controller
Il visore si presenta piu’ leggero, senza cambiamenti estetici travolgenti, così come i controller.
Il feeling è leggermente cambiato, in meglio, ma anche in peggio sotto altri punti di vista, purtroppo il prezzo così ridotto non è a caso, da qualche parte hanno deciso di risparmiare.
Il cinturino e’ stato rivisitato, presenta una rigidità diversa rispetto allo scorso visore, da certi considerata peggiore, ma è possibile acquistare il cinturino ELITE, che presenta un’intelaiatura rigida che garantisce miglior supporto e bilanciamento a Quest 2, simile a quello presente su Rift S.
E’ anche possibile acquistarne una versione contenente una batteria aggiuntiva, direttamente collegabile al visore per estenderne l’autonomia.
Come anticipato anche i controller non sono stati stravolti, la forma è pressochè la stessa, ma con qualche leggera differenza in alcune parti.
Il cambiamento maggiore è a livello software, in quanto grazie alla tecnologia Oculus Insight, realizzata dalla stessa Oculus, il tracciamento in tempo reale dei movimenti è migliorato, garantendo un feedback migliore e risposte più precise.
Conclusioni
Possiamo quindi dedurre che questo visore sicuramente non è un top di gamma, ma stravince, per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo.
La proposta è ottima per chi vuole tentare di entrare in questo mondo della realtà virtuale ad un prezzo piuttosto ridotto, con alcuni compromessi.
In caso foste interessati a comprare il prodotto, ecco il link al sito ufficiale: https://www.oculus.com/quest-2/
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